Le tappe Zaia sarà nominato commissario straordinario per la realizzazione degli interventi oggi con ordinanza del premier Silvio Berlusconi, di rientro dal G20 di Seul. Domani il provvedimento sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale e già lunedì sarà operativo per i soldi. Zaia, ha spiegato l’ormai ex capo della Protezione Civile Bertolaso (appena pensionato) nel corso della sua informativa al Senato, «ha il compito di fare la stima dei danni provocati dall’alluvione. L’ordinanza inoltre stabilisce le modalità di indennizzo per chi ha subito danni e quelle per far ripartire l’attività economica. È prevista inoltre la sospensione dei mutui e una serie di agevolazioni fiscali». Una volta aperta la linea di credito nella Banca d’Italia spetterà a Zaia fare la ripartizione. Il governatore potrebbe decidere di gestire la cosa in prima persona con un provvedimento di riparto o procedere a individuare dei soggetti attuatori cui delegare la ripartizione. I comuni, ieri, hanno chiesto di essere in prima fila nella gestione dei fondi. La procedura, in effetti, prevede un coinvolgimento diretto delle amministrazioni locali. Perché è vero che il commissario Zaia farà la divisione in base alla proporzione dei danni (esempio: Vicenza x, Casalserugo y, Verona z), poi saranno i sindaci a decidere, sempre in base alle schede tecniche, quanto prenderà tizio, quando prenderà l’azienda tal dei tali.
La stima Sindaci, privati cittadini, imprese, stanno compilando e consegnando in queste ore le schede tecniche che daranno diritto ai rimborsi. «La stima certificata dei danni al momento— spiega il responsabile veneto della Protezione Civile, Mariano Carraro—è già a 950 milioni di euro. Quindi sicuramente supereremo il miliardo di danni richiesti», cifra fatta da Zaia nei giorni scorsi.
Le risorse È chiaro che se già la conta dei danni arriva a superare i 950 milioni, il Veneto avrà bisogno di altre risorse. La visita di ieri del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è stata letta in questa direzione. Zaia, all’uscita dal vertice vicentino, ha ringraziato il Capo dello Stato «perché con questa variante al suo viaggio ci ha permesso di riportare i riflettori sul nostro Veneto. Noi non abbiamo mai pianto, ma battuto i pugni sul tavolo: non siamo figli minori dell’impero. Ora ci servono opere infrastrutturali per mettere in salvo il nostro territorio. Spero che questa visita ci permetta di avere ancora delle risorse. Al Presidente chiediamo un aiuto su questo fronte: i veneti hanno ancora bisogno». La corsa alle risorse dello Stato, con tanti altri territorio alluvionati e disastrati da questa ondata di maltempo autunnale, ha messi in questi giorni anche un territorio contro l’altro, nel nome di priorità. Zaia, che si era sentito defraudato per i 250 milioni subito stanziati per il crollo di Pompei, ieri è tornato a parlare di Napoli riferendosi a un fatto curioso: la solidarietà dimostrata dai napoletani di «Altro sud» che stanno raccogliendo soldi per i veneti con una pizza «anti-alluvione»: «Ringrazio i ragazzi della pizza per la solidarietà—ha detto Zaia —. La politica è una cosa, la solidarietà è un’altra. E in questo momento ne abbiamo bisogno».
Sara D’Ascenzo
12 novembre 2010©
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IL CORRIERE DELLA SERA
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